Call for papers | Educare contro le mafie. Cultura, potere, resistenze

Le mafie non sono soltanto organizzazioni criminali: sono anche culture, visioni del mondo, sistemi simbolici. Sono una forma di potere che si radica nei territori attraverso una pedagogia implicita, fatta di esempi, miti, narrazioni e modelli. Questo potere educativo informale agisce nella quotidianità, penetrando nel tessuto sociale attraverso canali spesso occulti: musica, social network, simboli religiosi, fiction televisive, memoria orale.

Il numero 19 di Educazione Aperta intende esplorare da un lato le modalità di trasmissione culturale, simbolica e immaginativa delle mafie; dall’altro, le pratiche educative – scolastiche, sociali e comunitarie – che promuovono consapevolezza, cittadinanza critica, resistenza e giustizia.

Al cuore di questa riflessione si colloca un nodo fondamentale: le mafie costruiscono consenso non solo grazie al radicamento nei territori, ma anche attraverso forme più o meno esplicite di legittimazione da parte del potere formale. Questa può manifestarsi tramite alleanze, tolleranze, omissioni, ambiguità istituzionali, oppure attraverso politiche che finiscono per favorire la loro presenza o per ignorarne gli effetti. Comprendere questo duplice movimento – la costruzione di consenso sociale e la legittimazione da parte delle istituzioni – è cruciale per ogni progetto educativo volto a smascherare e contrastare l’egemonia mafiosa.

Invitiamo a contribuire con interventi che riflettano, tra l’altro, su:

- La costruzione dell'immaginario mafioso: analisi delle rappresentazioni culturali (cinema, letteratura, musica, social media) e del loro impatto sulla percezione pubblica e sulla legittimazione implicita.

- Pedagogie della resistenza: esperienze e modelli di educazione antimafia in contesti scolastici ed extrascolastici, con attenzione alle metodologie partecipative, alla pedagogia di comunità e alle pratiche dei movimenti popolari.

- Memoria, testimonianza e racconto: narrazioni, biografie personali e collettive, la memoria delle vittime della violenza mafiosa. Testimonianza di impegno civile come fondamento di cultura , nelle comunità, nelle scuole, nelle università, nell'immaginario collettivo.

- Informazione e giornalismo d’inchiesta: strumenti di resistenza culturale e riappropriazione identitaria; documentazione critica e inchiesta sociale come strumenti di lotta al potere mafioso.

- Legalità, giustizia e sviluppo: analisi delle intersezioni tra educazione alla legalità, promozione della giustizia sociale e percorsi di sviluppo sostenibile (in una prospettiva di ecopedagogia) nei territori a rischio.

- Legittimazione istituzionale delle mafie: studio delle forme con cui le mafie ottengono sostegno, complicità o legittimità da parte di attori politici, istituzionali o economici, e delle implicazioni educative e culturali di questi meccanismi.

- Le nuove sfide delle mafie: come l’evoluzione delle organizzazioni mafiose (infiltrazioni nei mercati finanziari e nelle istituzioni pubbliche, uso delle tecnologie digitali, strategie comunicative e persuasive) impatta sui modelli educativi e sulle pratiche di prevenzione.

- Decostruzione dei modelli culturali mafiosi: proposte teoriche e pratiche per smantellare le logiche di sopraffazione, potere violento e dominio attraverso l’educazione e la cultura.

I contributi possono assumere la forma di saggi teorici, ricerche empiriche, narrazioni di esperienze, scritture militanti o dialoghi interdisciplinari. Una sezione speciale sarà destinata al materiale per le scuole e/o prodotto dalle scuole stesse.

Le persone interessate sono invitate a inviare il loro articolo entro il 16 novembre 2025, all'indirizzo: redazione.educazioneaperta@gmail.com. La radazione comunicherà entro il 30 novembre 2025 se l'articolo proposto è stato selezionato per essere inviato in valutazione. Alla fine di un processo di valutazione a doppio cieco, gli articoli accettati saranno pubblicati nel numero 19 di Educazione Aperta, la cui uscita è prevista all'inizio del 2026.

Foto di 愚木混株 Yumu su Unsplash